Linguini: E lei è magro per essere uno che ama la gastronomia.
Ego: Non amo la gastronomia, io la venero e se non la venero io non la celebro!

Dal film Ratatouille – Disney

Ecco, la passione e la venerazione e il talento sono tutti ingredienti distinti e separati di una pietanza. Ego, secco secco non è proprio associazione immediata con un buon intenditore di cibo, eppure è lui che decide le sorti culinarie dei più prestigiosi locali di Parigi.

Apparenza, competenza, qualifica, quante cose da amalgamare in maniera giusta e equilibrata perché la ricetta funzioni al meglio!

E qui mi costituisco immediatamente: pessima cuoca (in casa i miei sofficini sono ribattezzati “carboncini”) e spesso prima di buttare la pasta l’acqua fa in tempo a evaporare.

Ma amo, venero, celebro chi crea ai fornelli. Ne sono affascinata, rapita, estasiata.

Da sempre vado in loop con la pubblicità.

Eh sì, quella che tutti odiano perché interrompe film e fa prolungare i tempi, ricordo da piccola mollavo il gioco e correvo nella stanza accanto per guardare la pubblicità. Combinazione tra inquadrature, scelta dei tempi, ritmi, musica, racconto, alcune sono dei veri e propri film, dei capolavori!

Eppure still life e foto pubblicitaria… ehm… no, grazie… fotografare i prodotti proprio non ce la faccio.

E infine la moda. La adoro, mi perdo nei tessuti, accostamenti colori, composizioni, eppure unica fotografia di moda in cui mi riconosco come stile è Armani: bianco e nero, pulito, schietto. Armani è uno stile, è modo di essere.

A volte davvero penso che unica cosa che so fare è fotografare. Che so fare nel senso che forse, rispetto a tante altre cose, è quella che mi riesce meglio: combinare la passione per le persone, aziende, persone nelle aziende e aziende per le persone. Ditemi cosa bisogna raccontare, cosa volete trasmettere, che percezione deve arrivare e… dimenticatevi davvero, ci penso io.

Altra cosa che so fare è stendere il bucato in maniera perfetta, equilibrata e maniacalmente calcolata. Direi con metodo ossessivo compulsivo. Che me la dimentico poi lì, però, per cinque giorni è dettaglio irrilevante.